Gli utenti avanzati di Windows XP a volte hanno la necessità di aggiornare il CD/DVD di installazione del sistema operativo: integrazione (slipstreaming) di Service Pack (SP), aggiunta di patch, creazione di cartelle aggiuntive dove salvare il file di attivazione di Windows XP e/o driver di periferica da installare in un secondo tempo, e così via. Tutta la struttura di file e cartelle del nuovo CD di installazione si trova in una cartella di lavoro dell'hard-disk, che non si può semplicemente masterizzare, perché il CD risultante deve essere avviabile (bootable). Creare un CD di boot a partire da una cartella su disco è possibile, ma è una procedura lunga, macchinosa e a rischio di errore; è molto più vantaggioso creare un file ISO avviabile. In questa guida vedremo come farlo con pochi colpi di mouse.
NOTA BENE
La procedura di creazione di ISO bootable descritta di seguito usando i software RVMi/nLite vale solo per Windows XP, non è applicabile a Windows Vista/7/8.x (per cui occorre il tool Oscdimg). Inoltre nLite/RVMi/Oscdimg sono software che creano ISO avviabili partendo da una cartella su disco che deve contenere la copia esatta di tutti i file/cartelle del CD/DVD originale di installazione di Windows (a cui eventualmente l'utente ha fatto modifiche e personalizzazioni).
Viceversa, nLite/RVMi/Oscdimg non sono strumenti di imaging o backup:
- non possono essere usati per costruire un CD/DVD di installazione di Windows a partire dalle cartelle di Windows già installate;
- non si possono usare per costruire immagini di sistema (per cui esistono software specializzati);
- non ha senso usarli per fare una ISO avviabile di una cartella qualsiasi: non si avvierebbe nulla! Le ISO avviabili servono per costruire CD/DVD di boot, per esempio per i sistemi operativi o i software di partizionamento/imaging.
Convenzioni adottate e commenti
Ci sono tre ottime ragioni per creare un file ISO bootable:- può essere masterizzato per creare un CD/DVD di boot;
- può servire come struttura di base per ulteriori lavori di aggiornamento: un file .iso si può espandere con le usuali utility di compressione/decompressione file come Winzip, Winrar, o il gratuito 7-zip;
- una ISO avviabile può essere utilizzata come dispositivo di boot da un software di virtualizzazione come VirtualBox o VMWare Player per costruire una macchina virtuale Windows XP: questo significa che potete effettuare un test del lavoro fatto, evitando di masterizzare CD inutilmente nel caso la ISO sia malfunzionante.
Dopo il download delle utility, si raccomanda di:
- staccare la connessione ad Internet, disabilitare antivirus, firewall e programmi di sicurezza vari, chiudere tutte le applicazioni aperte che potrebbero interferire con il processo di creazione della ISO;
- essere amministratori di sistema;
- utilizzare nLite e/o RyanVM Integrator in un sistema Windows XP. Nel caso si utilizzino altri sistemi operativi (Windows Vista/7/8/8.1/..., Linux, Mac, ecc.) è consigliabile ricorrere ad una macchina virtuale Windows XP.
Creare una bootable ISO con RyanVM Integrator (RVMi)
Pagina di download di RVMiRVMi è un tool che offre diverse funzioni di integrazione all'interno del disco di installazione di Windows XP. In questa guida ci limitiamo ad usarlo per creare una bootable ISO. Create un cartella RVM e scaricate al suo interno il file eseguibile RVM_Integrator_1.6.1b2.1.exe che si trova circa a metà della pagina di download. Avviare il file con un doppio click (verranno creati alcuni file e cartelle di supporto); non modificare nessuna delle impostazioni predefinite e quindi:
- selezionare la scheda Make ISO;
- in Browse To the Location Which Contains the Finished I386 Directory, impostare il percorso della cartella di lavoro XPCD, che contiene a sua volta la cartella i386; nel nostro caso il percorso da impostare è E:\XPCD (si può fare sia con l'apposito pulsante che manualmente);
- in ISO Location and File Name, impostare percorso e nome completo da dare al file ISO, per esempio E:\xpsp3.iso;
- in Volume Label, impostare l'etichetta da dare al CD/DVD, per esempio XP-SP3;
- premere il pulsante Make per avviare il processo di creazione della ISO.
Creare una bootable ISO con nLite
Pagina di download di nLitenLite è un tool per la configurazione pre-installazione di Windows XP, che offre tra le sue funzioni la creazione di immagini bootable pronte per la masterizzazione o il test su macchina virtuale. Installare l'applicazione ed avviarla, partirà una procedura guidata; selezioniare la lingua Italiana e poi premere il pulsante Avanti.
nella seconda schermata occorre selezionare il Percorso dei file di installazione di Windows: si tratta della cartella di lavoro XPCD, che contiene a sua volta la cartella i386; nel nostro caso il percorso da selezionare con il pulsante Sfoglia è E:\XPCD; poi premere pulsante Avanti.
Nella schermata successiva non bisogna fare nulla, si tratta di una schermata che permette di caricare eventuali impostazioni fatte da sessioni di lavoro precedenti, ma per creare la ISO non ci interessa; premere il pulsante Avanti;
Selezionare il grosso pulsante ISO avviabile (si colora di verde il pallino alla sinistra della scritta) e NON toccare nient'altro; premere il pulsante Avanti.
Si arriva alla schermata dove si crea effettivamente l'immagine ISO; inserire:
- in Modo, selezionare Crea ISO (è l'impostazione predefinita);
- in Etichetta, inserire un'etichetta, per esempo XP-SP3 (si tratta dell'etichetta che viene visualizzata dai file manager quando si inserisce il CD/DVD);
- in Motore ISO e Settore di avvio, lasciare Predefinito;
- premere il pulsante Crea ISO.
A questo punto parte il processo di creazione dell'immagine ISO. Dopo una prima fase di preparazione viene eseguita la scrittura del file su disco.
Al termine del processo, nella sezione Informazioni viene comunicato l'esito della creazione del file; premere il pulsante Avanti.
L'ultima è la finestra di fine procedura; premere il pulsante Termina per uscire da nLite.
A dispetto della lunghezza di questa guida, la procedura è davvero molto semplice: in fondo si tratta solo di dare le giuste informazioni a nLite e premere il pulsante per il passo successivo.
Eseguire un test in macchina vituale
Arrivati a questo punto, avete creato un file con estensione .iso che è un'immagine avviabile di Windows XP. Le due utility presentate, Ryan VM Integrator ed nLite, permettono di creare la bootable ISO con pochi click del mouse; questa però è solo l'ultima delle loro funzioni: la potenza di questi tool sta nel fatto di poter personalizzare in ogni minimo dettaglio l'installazione di Windows (preconfigurazione degli utenti, aggiunta di applicazioni, ottimizzazioni di sistema ecc.). Il lavoro di personalizzazione sul sistema però può non essere perfetto; per questo motivo è consigliabile fare un veloce test su macchina virtuale (VM) del risultato. Avviare un software di virtualizzazione e creare una VM Windows XP, selezionando come dispositivo sorgente dell'installazione la ISO creata: alla fine della creazione della VM si potrà verificare la bontà del lavoro fatto. Se il test ha successo in VM è sicuro quasi al 100% che tutto funzioni anche su sistema reale (driver a parte); se il test fallisce in VM, sarebbe bene ripetere l'intero lavoro (non solo la creazione della ISO) anche se succede spesso che su sistema reale funzioni tutto anche quando il test in VM è fallito.Per non ripetere integrazioni già eseguite con successo, si suggerisce di conservare le immagini .iso che si dimostrano funzionanti. Per esempio, potreste aver integrato il SP3 e costruito una .iso che funziona: mettetela da parte. A partire dalla stessa struttura di file e cartelle, potreste voler aggiungere altre cose al vostro CD, per esempio dei pack di aggiornamenti, oppure dei driver. Queste ulteriori personalizzazioni si possono integrare sempre con RVMi o nLite; un'integrazione però può fallire ed i tool non possono dirvi cosa è andato storto, si può solo fare un test. Per cui testate la nuova .iso e, se il test fallisce, occorre cancellare completamente la cartella di lavoro XPCD, creare una nuova XPCD (vuota), estrarre in essa una .iso precedente funzionante con SP3, infine ripetere l'integrazione del pack o dei driver da aggiungere, cercando di non commettere errori. Alla fine occorre creare un'altra .iso e testarla di nuovo; può andar bene oppure il test continua a fallire: in tal caso o state sbagliando qualcosa oppure è possibile che ciò che state cercando di integrare sia corrotto, errato o non conforme allo standard dei pack accettati dalle utility di integrazione.