lunedì 7 ottobre 2019

Come aggiungere l'Editor Criteri di Gruppo locali (gpedit.msc) a Windows 10 Home, Windows 8/8.1 Home, Windows 7 Home

Una delle principali differenze tra le versioni Pro (Professional) e Home di Windows 10/8/8.1/7 è l'assenza in queste ultime dell'Editor Criteri di Gruppo locali (richiamabile con il comando gpedit.msc), una componente software che permette di configurare le impostazioni avanzate del sistema operativo mediante un'interfaccia utente grafica. La sua assenza costringe gli utenti di Windows 10/8.1/8/7 Home Edition a ricorrere alla modifica manuale del registro di sistema Windows, una pratica molto più rischiosa: mentre le impostazioni fatte con l'Editor Criteri di Gruppo sono facilmente reversibili, una modifica errata del registro può avere conseguenze (anche serie) sulla stabilità del sistema operativo. In questa guida vedremo come installare l'Editor Criteri di Gruppo locali in Windows 10 Home Edition, ma la stessa procedura è applicabile così com'è anche a Windows 8.1/8/7 Home Edition.

Windows 10/8.1/8/7 Home non diventa Professional

L'Editor Criteri di Gruppo (Group Policy Editor) è parte integrante di Windows a partire da Windows XP Professional; non è mai stato inserito nelle versioni base ad uso "domestico" (Home, Home Premium, Starter o simili) di Windows XP/Vista/7/8/8.1/10, ma solo sulle versioni superiori (Pro e/o Professional, Enterprise, Ultimate o simili).
Le differenza principale tra le versioni professionali e quelle Home di Windows risiede nella capacità di gestire funzionalità di rete avanzate, le funzionalità di desktop remoto e nella presenza dell'Editor Criteri di Gruppo. Quest'ultimo è un content manager che permette di configurare a fondo e con semplicità praticamente ogni aspetto di Windows, comprese le innumerevoli funzionalità avanzate assenti nelle versioni Home del sistema operativo.
Installare l'Editor Criteri di Gruppo locali su una versione Home di Windows, permetterà di configurare esclusivamente le funzioni effettivamente presenti nel sistema operativo in versione Home, non aggiungerà ulteriori funzionalità ad esso. Windows "Home" NON si trasformerà magicamente in "Professional" (o superiore), ma si potrà spesso evitare l'uso del registro di Windows per apportare modifiche alla configurazione di sistema.
Tenetelo sempre bene a mente: dopo che avrete installato l'editor criteri di gruppo locali, non cambiate nessuna delle impostazioni predefinite a meno che non sappiate esattamente cosa state facendo. Pasticciare con l'editor su impostazioni che non conoscete potrebbe portare ad instabilità del sistema.

Come abilitare l'Editor Criteri di gruppo locale in Windows Home Edition

La procedura proposta (provata con successo su Windows 10 Home Edition) consiste nell'esecuzione di un semplice script da eseguire in un prompt dei comandi o in una shell Powershell aperta con provilegi di amministratore. Le componenti software richieste sono già presenti nell'installazione di Windows, è sufficiente impartire i giusti comandi per abilitarle. Lo script è valido anche per Windows 7/8/8.1 Home Edition (è sufficiente che sia accessibile il comando dism, che in tali sistemi è presente).
Create un semplice file di testo con un editor qualsiasi, per esempio il Blocco Note o Notepad++. Copiate ed incollate nel file di testo la seguente sequenza di comandi:

@echo off
pushd "%~dp0"

dir /b %SystemRoot%\servicing\Packages\Microsoft-Windows-GroupPolicy-ClientExtensions-Package~3*.mum >List.txt
dir /b %SystemRoot%\servicing\Packages\Microsoft-Windows-GroupPolicy-ClientTools-Package~3*.mum >>List.txt

for /f %%i in ('findstr /i . List.txt 2^>nul') do dism /online /norestart /add-package:"%SystemRoot%\servicing\Packages\%%i"
pause
  • Salvate il file chiamandolo, per esempio, gpedit.bat e copiatelo in una posizione del file-system semplice da raggiungere, per esempio in D:\.
  • Per installare l'Editor Criteri di Gruppo dovete eseguire il file con i privilegi di amministratore: aprite o un prompt dei comandi o una shell Powershell con permessi di amministratore, digitate il nome del file e premete Invio, oppure aprire il file-manager (Esplora File / Esplora risorse), fare click con il tasto destro del mouse sul file e selezionare l'opzione "Esegui come amministratore".
  • L'installazione potrebbe richiedere qualche minuto. Quando il processo termina, aprite una finestra di esecuzione (con Windows+R o con START>Esegui) e digitate il comando gpedit.msc: si aprirà la finestra dell'editor dei criteri di gruppo locali (se non dovesse aprirsi prima riavviate il sistema).
Se non volete creare lo script manualmente, scaricate il seguente file e poi estraetelo. Verrà creata una sottocartelle chiamata gpedit contenente il file gpedit.bat da eseguire con privilegi di amministrazione.
Sono stati segnalati in rete alcuni casi in cui apparentemente fosse impossibile eseguire modifiche al sistema con l'Editor installato in questo modo. La soluzione è nell'Editor stesso:
  • aprirlo col solito comando gpedit.msc, e portarsi in
    Configurazione Computer>Impostazioni di Windows>Impostazioni sicurezza>Criteri locali>Opzioni di sicurezza
  • individuare la voce
    "Controllo account utente: esegui tutti gli amministratori in modalità Approvazione amministratore"
    e disabilitarla (l'impostazione predefinita è "Attivata").
    NOTA BENE: se l'editor funziona normalmente senza restituire errori, NON è necessario apportare la precedente notifica. 
gpedit.msc - Disattiva controllo account utente
Un'ultima nota: quando usate l'editor, potrebbe essere necessario riavviare il sistema operativo prima che le modifiche siano effettive.

Conclusioni

Aggiungere l'Editor Criteri Gruppo locali alla vostra versione di Windows 10/8.1/8/7 Home Edition può risultare molto utile nei numerosi casi in cui sareste costretti a ricorrere alla (più rischiosa) modifica manuale del registro di Windows. In questo blog, per apportare modifiche al sistema, continuerò non solo a suggerire l'uso dell'editor dei criteri, ma anche a mostrare come impostare le chiavi di registro coinvolte: in questo modo, se un metodo non funziona o l'utente (per qualsiasi motivo) non riesce a metterlo in pratica, avremo sempre una doppia alternativa.

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