Abbiamo già visto come configurare i DNS nel modem-router, soluzione preferibile rispetto alla modifica della configurazione di rete nel sistema operativo. Abbiamo suggerito di cambiare i DNS predefiniti dall'ISP poiché questi censurano una parte del Web e, soprattutto, perché non offrono alcuna protezione dai siti ostili. Ora vediamo come si possa ottenere una maggiore velocità di risposta dei DNS eseguendo un benchmark per scegliere quali usare ed in che ordine.
Rapporto tra DNS e velocità di connessione ad Internet
La velocità della connessione ad Internet dipende essenzialmente da fattori come:- qualità della linea dalla centrale telefonica alla vostra abitazione (cavi troppo vecchi o in cattive condizioni incidono negativamente);
- distanza dalla centrale telefonica (maggiore è la distanza maggiore sarà l'attenuazione del segnale, di conseguenza minore sarà la velocità massima raggiungibile);
- presenza di disturbi (incide sul rapporto segnale/rumore, più la linea è disturbata più sarà soggetta a cadute della connessione);
- condizioni e configurazione dell'impianto telefonico ed eventuali disturbi dovuti ad apparecchiature collegate (per esempio allarmi o telefoni cordless, filtri ADSL difettosi, cavi telefonici non separati da quelli dell'impianto elettrico).
Ricordate cosa fa un DNS? Traduce il nome mnemonico di una risorsa in un indirizzo IP che vi permette di collegarvi ad essa. Ecco cosa succede quando nel browser digitate www.sito.dominio:
- il browser esegue un programma chiamato resolver (risolutore) che passa l'URL www.sito.dominio al modem-router che a sua volta lo trasmette ad un server DNS locale (il server DNS del fornitore della connessione ad Internet o quello definito nel modem-router o nelle impostazioni di rete del sistema operativo);
- il DNS locale analizza l'URL ed ha 2 possibilità:
- se il DNS conosce il numero IP di www.sito.dominio lo comunica al modem-router (e questo al browser);
- se il DNS non conosce il numero IP, gira la richiesta ad un DNS di livello superiore ed il processo si ripete (esistono vari livelli di DNS per cui lo stesso processo può ripetersi più volte);
- il numero IP verrà trovato da uno dei DNS interrogati (in caso contrario si riceve un errore) e percorrerà a ritroso il collegamento fino ad arrivare al browser che ha fatto la richiesta e che infine lo userà per connettersi a www.sito.dominio.
Le ragioni per cambiare server DNS ed il benchmarking dei DNS
Spesso si sceglie di cambiare server DNS sperando di migliorare le prestazioni della propria connessione. Tuttavia passare dai DNS del proprio ISP (Internet Service Provider, il fornitore della connessione ad Internet) a quelli di terze parti è conveniente per altre ragioni: migliorano la sicurezza ed in alcuni casi la privacy e non oscurano siti Web ed indirizzi IP come spesso agli è imposto agli ISP.Riguardo la velocità di recupero degli indirizzi IP il discorso è diverso: in alcune sfortunate situazioni i DNS degli ISP sono scadenti, tuttavia in condizioni normali la loro velocità di risposta è migliore perfino dei blasonati DNS di Google o di OpenDNS. La cosa non deve stupire: i DNS dell'ISP in genere sono geograficamente molto più vicini a voi di quelli degli altri; ciò significa che i dati percorrono un tragitto inferiore e quindi gli indirizzi IP vi arrivano più rapidamente. D'altra parte se abitate a Roma e usate un DNS situato a Catania, è veramente difficile che un server OpenDNS in Germania possa far meglio! Rimangono però gli altri svantaggi a carico dei DNS degli ISP per cui, qualche millisecondo di ritardo nel reperimento di un IP non peggiorerà certo la qualità della navigazione.
Se si è indecisi sul server DNS alternativo da impostare, è possibile usare un programma di benchmark che misura le prestazioni di tutti i più noti DNS server; alla fine dei test viene presentata una classfica dei più veloci in base a cui si potrà scegliere quello più adatto alle nostre esigenze.
Non è possibile stilare una classifica dei DNS valida per qualunque utente: il risultato dei benchmark dipende dalla vostra posizione geografica, dalla qualità della vostra linea, dall'ora in cui eseguite il test, dalle condzioni generali di congestione o scarico della rete e così via. Quindi, per ottimizzare la vostra configurazione, dovete eseguire voi stessi uno dei programmi suggeriti di seguito (possibilmente namebench che è più accurato ed affidabile) e poi provare le impostazioni.
namebench
namebench (https://code.google.com/p/namebench/) è un'utility open-source per il benchmarking dei server DNS disponibile per Windows, Unix e MacOS X. Per usarlo è sufficiente selezionare le opzioni di test e poi premere il pulsante Start Benchmark.Le caselle di selezione sono le seguenti:
- Include global DNS providers: include nel benchmark i principali server DNS mondiali;
- Include best available regional DNS services: include nel benchmark i DNS degli ISP (che probabilmente "vincerebbero" la gara). Poiché vogliamo cambiarli bisogna deselezionare la casella;
- Include censorship checks: se si seleziona questa casella vengono fatti dei test su siti censurati (rilevante solo per i DNS degli ISP, si può lasciare deselezionata);
- Query Data Source: è un'opzione che specifica i link inclusi nel benchmark; si può scegliere di testare Top 2,000 Wbsites (Alexa) che testa i 2000 siti Web statisticamente più rilevanti, oppure l'opzione che ha una descrizione che dipende dal browser predefinito nel sistema e dai link inclusi nella lista dei vostri siti preferiti.
DNS Benchmark
DNS Benchmark (https://www.grc.com/dns/benchmark.htm) è un'utility per Windows e Linux/Wine; è meno raffinato rispetto a namebench ma altrettanto semplice da usare: è sufficiente andare nella scheda Nameservers e premere il pulsante <Run Benchmark>.I risultati vengono presentati in ordine e ovviamente, a causa di una differente modalità con cui si effettuano i benchmark, i server DNS vincitori possono essere differenti da quelli di namebench (che è sicuramente un'utility più accurata).